La festa è stata un momento molto sentito: dagli habitué agli amici di una vita, dalla comunità giapponese ai colleghi dell’AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi) da lui fondata. La serata è stata un susseguirsi di rituali e momenti scenografici come quando seguendo l’antica usanza del “Kagami Biraki”, la grande botte in legno di sakè è stata rotta con il classico martelletto, preambolo del grande brindisi. Non sono mancati appassionati discorsi dei vari ospiti saliti sul palco e l’emozionante ricordo della moglie di Shiro, con una poesia in lingua originale recitata da Padre Luciano, grande conoscitore della cultura del Sol Levante. A rifocillare i presenti le specialità della casa: dalle bento box con packaging celebrativo ai diversi finger food come gli spiedini di pollo yakitori fino ai dolci, il tutto accompagnato da birra originale e sakè.
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